sabato 29 novembre 2025

PIANTE STRESSATE

Negli ultimi anni la siccità e la variabilità climatica hanno reso lo "stress"idrico una delle principali minacce per l'agricoltura e gli ecosistemi nel loro complesso.Le piante sottoposte a deficit idrico attivano risposte immediate (chiusura degli stomi,riduzione della fotosintesi) e adattamenti a lungo termine(accumulo di osmolitici,modifiche morfologiche)che possono però tradursi in perdita di resa e qualità.I segnali visibili includono appassimento,arrotolamento fogliare,ingiallimento e necrosi,mentre a livello fisiologico si osservano aumento dell'ormone ABA(ormone chiave per la sopravvivenza delle piante),riduzione del potenziale idrico e alterazioni nel trasporto di soluti.Questi processi spiegano perchè periodi di siccità,soprattutto nelle fasi critiche come fioritura e fruttificazione abbiano impatti sproporzionati sulla produzione-

Ma il problema è più vasto,infatti studi recenti mostrano che la siccità prolungata può ridurre drasticamente la capacità delle piante di assorbire CO2 e,in molti casi,portare alla loro morte,trasformando foreste e praterie da serbatoi di carbonio in fonti di carbonio rilasciato nell'atmosfera contribuendo all'effetto serra.Negli ultimi anni le ondate di calore e siccità hanno messo sotto stress ecosistemi in Europa,Amazzonia e altre regioni,rivelando un effetto semplice ma drammatico:quando manca l'acqua,le piante smettono di funzionare come pompe di CO2 e,se la siccità è severa,muoiono,rilasciando parte del carbonio immagazzinato,la mortalità diffusa riduce la biomassa viva e aumenta la probabilità di emissioni di carbonio per decomposizione o incendi,creando feedback climatici che possono amplificare riscaldamento e siccità future.


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IL PROGETTO CAMCA

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