L'influenza aviaria, nota anche come "influenza degli uccelli", è una malattia infettiva che colpisce principalmente gli uccelli, ma che può occasionalmente infettare anche gli esseri umani e altri animali. La diffusione di questa malattia è una questione di salute pubblica globale che richiede una costante vigilanza e collaborazione internazionale.In Italia, la situazione epidemiologica dell'influenza aviaria è monitorata dal Centro di referenza nazionale (CRN) per l'influenza aviaria e la malattia di Newcastle. Secondo le ultime informazioni disponibili, ci sono stati casi confermati di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) del sottotipo H5N1 nel pollame domestico e in volatili selvatici. Questi casi hanno portato all'implementazione di misure di controllo specifiche nelle zone di protezione e di sorveglianza, come previsto dalla normativa vigente.A livello globale, l'influenza aviaria continua a essere una minaccia per la salute animale e potenzialmente anche per quella umana. Gli scienziati sono preoccupati che il virus H5N1 possa diventare endemico in alcune popolazioni di animali, aumentando il rischio di trasmissione agli esseri umani. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha espresso preoccupazione per la crescente diffusione del virus a nuove specie, inclusi gli esseri umani, sottolineando la necessità di affrontare questa sfida con urgenza.La prevenzione e il controllo dell'influenza aviaria richiedono un approccio multidisciplinare che include la sorveglianza veterinaria, la bio-sicurezza negli allevamenti, la ricerca scientifica e la sensibilizzazione pubblica. È fondamentale che le persone che lavorano a stretto contatto con gli uccelli, sia domestici che selvatici, seguano rigorose misure di sicurezza per ridurre il rischio di trasmissione del virus. La collaborazione tra governi, organizzazioni sanitarie e comunità scientifica è essenziale per mitigare l'impatto di questa malattia e proteggere la salute pubblica.I sintomi dell'influenza aviaria negli uccelli possono variare a seconda della patogenicità del virus che li ha infettati. Nel caso di ceppi a bassa patogenicità (LPAI), gli uccelli possono rimanere asintomatici o manifestare sintomi lievi e passeggeri. Tuttavia, i ceppi ad alta patogenicità (HPAI) possono causare una malattia grave e sistemica, con sintomi che colpiscono l'apparato respiratorio, digerente e nervoso.Tra i sintomi più comuni osservabili negli uccelli affetti da influenza aviaria ci sono:- Diminuzione della produzione di uova.- Secrezione nasale e oculare.- Difficoltà respiratorie.Nei casi più gravi, causati da ceppi altamente patogeni, gli uccelli possono mostrare anche:- Gonfiore della testa, collo e occhi- Diarrea Letargia e movimenti anormali.
È importante notare che la presenza di questi sintomi non implica necessariamente la presenza dell'influenza aviaria, ma in caso di sospetto, è fondamentale contattare un veterinario per confermare la diagnosi e intraprendere le misure appropriate di controllo e prevenzione. La sorveglianza veterinaria e la bio-sicurezza negli allevamenti giocano un ruolo cruciale nel prevenire la diffusione del virus.

